Escursione al Mont'Albo di Lodè
Giovedì 1 giugno, nell'ambito delle attività previste per il laboratorio di Geostorie di città -Tutti a Iscol@, le classi prima e seconda della scuola media sono state partecipi di un'uscita didattica sul Mont'Albo, per conoscere l'ambiente e il peculiare territorio boschivo alle falde del monte.
La visita, iniziata la mattina dalla località di Mariane Iane, presso la Cantoniera Guzzurra, è proseguita con una passeggiata naturalistica nel bosco: i ragazzi hanno colto l'occasione per riprendere e fotografare le specie di flora incontrate durante il percorso.
La tappa principale della mattinata è stata presso l'ovile del signor Davide Farris, che si trova nel territorio di Bonaete. Accompagnati dal signor Farris, le classi hanno seguito le fasi di produzione di latte e formaggio all'interno dell'ovile, documentandole con la macchina fotografica e riprese varie. Dalla fase della mungitura della capra, si è passati alla fase di trattamento del latte con il siero e la sua coagulazione. Un piccolo rinfresco dei prodotti del latte locale è stato offerto dal signor Farris.
Successivamente, all'esterno della Locanda, i ragazzi sono stati intrattenuti con una serie di giochi di infanzia dell'antichità: la corsa con i sacchi, la corda ("a pomo arancio"), "su chircheddu", ovvero un cerchio in ferro da tenere in equilibrio con un'asta, la fionda.
Nel pomeriggio le classi si sono spostate verso la località di S. Anna, presso la sede del CEAMAL, il Centro di educazione ambientale di Lodè: l'assessore alla cultura, spettacolo e sport ha illustrato i vari padiglioni all'interno della struttura: il regno vegetale, regno dei funghi, regno degli animali terrestri, il mondo sommerso, il mondo degli insetti e la mostra archeologica del territorio di Lodè. Alcuni ragazzi hanno preso parte alla lettura e all'osservazione dei pannelli dei principali nuraghi, domus de janas, tomba dei giganti. E' stato possibile visitare una mostra archeologica-fotografica permanente e osservare da vicino le cosiddette “macine di Thilameddu”, frammenti di due diversi esemplari di catillum, l’antica mola asinaria.
Ultima tappa della giornata è stata la visita alla Chiesa di S. Anna, in località Ortecana. Edificata a metà del Novecento sui resti di un'antica chiesa del periodo medievale, è probabile fosse la parrocchiale del piccolo insediamento di Ortecana. Si pensa che nel 1600 la chiesa fu abbandonata e distrutta. L'attuale luogo di culto è degli anni 1947-1948, edificato sugli unici resti visibili dell'antica Chiesa, quelli del presbiterio. Durante la costruzione dell'edificio, sono venuti alla luce i resti di alcune strutture, forse "sas cumbessias", o forse i resti dell'antico villaggio ormai distrutto.
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